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Rischio Biologico: definizione e obblighi del Datore di Lavoro

Valutazione del rischio biologico nei luoghi di lavoro
IN QUESTO ARTICOLO:

 

Un agente biologico è un qualsiasi microrganismo, anche se geneticamente modificato, che ha la capacità potenziale di provocare infezioni, allergie e intossicazioni.

Rischio biologico: differenze tra batteri, i virus, i funghi e i protozoi

I microrganismi sono forme di vita che presentano dimensioni microscopiche, costituiti di norma da una sola cellula. Fra i microrganismi rientrano i batteri, i virus, i funghi e i protozoi.

I batteri sono microrganismi, esseri viventi piccolissimi con dimensioni nell’ordine del millesimo di millimetro. Anche se non li possiamo vedere a occhio nudo, i batteri sono ovunque, nel nostro corpo e in tutto l’ambiente che ci circonda; alcuni di essi vivono addirittura negli ambienti più inospitali, come i fondali oceanici o i ghiacciai. Oltre a essere onnipresenti, i batteri sono anche tra le forme viventi più diffuse sulla Terra, tanto che in un solo cucchiaio di terreno se ne possono trovare fino a 10.000 miliardi. Spesso, i batteri sono associati al sudiciume o a determinate malattie, ma in realtà molti di essi sono particolarmente utili all’uomo; pensiamo, ad esempio, ai batteri che consentono la produzione dello yogurt o a quelli che costituiscono la flora intestinale.

I virus, termine che in latino significa “veleno”, sono microrganismi acellulari parassiti obbligati. Queste infettanti e piccolissime particelle nucleoproteiche mancano infatti di una struttura cellulare e si replicano solamente sfruttando intermedi metabolici, enzimi e organelli della cellula ospite. Pur essendo incapaci di riprodursi, i virus possono comunque sopravvivere nell’ambiente esterno e ivi conservarsi per un tempo limitato; il virus dell’influenza, per esempio, può persistere per ore al di fuori del corpo, specialmente in condizioni di freddo e bassa umidità. In natura esistono moltissime tipologie di virus, che nel complesso infettano qualsiasi tipo di cellula ed organismo, provocando una notevole varietà di malattie, come il raffreddore, l’influenza o la poliomielite; altre specie sono invece prive di potere patogeno e non causano alcuna malattia.

I funghi sono organismi eucarioti, unicellulari e pluricellulari e si distinguono in: muffe pluricellulari, lieviti unicellulari e funghi dimorfi. I funghi possono essere responsabili di diverse patologie che possono interessare l’uomo e possono essere di diversi tipi: micosi superficiali e micosi profonde.

I protozoi sono microrganismi unicellulari dotati di una struttura cellulare eucariota più simile a quella delle cellule animali. Molte specie sono dotate di motilità autonoma per la presenza di ciglia o flagelli, altre ancora sono immobili. Molti protozoi sono innocui per l’uomo, molti altri sono in grado di provocare delle malattie infettive anche molto gravi.

 

La classificazione degli agenti biologici che concorrono al rischio biologico

Gli agenti biologici vengono classificati, in base al rischio di infezione, in 4 gruppi:

  • Gruppo 1: quelli con poche probabilità di causare malattie nell’uomo sia a livello individuale che collettivo;
  • Gruppo 2: possono causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori (es: addetti di laboratorio); c’è poca probabilità che si propaghino nella comunità; sono disponibili efficaci misure profilattiche e/o terapeutiche (es. morbillo, varicella, herpes simplex)
  • Gruppo 3: possono causare malattie gravi e costituire un elevato rischio individuale per i lavoratori; l’agente può propagarsi nella comunità; di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche (es. Brucellosi, salmonellosi, peste, febbre gialla, HIV, lesmaniosi, HBV, HCV)
  • Gruppo 4: possono provocare malattie gravi e costituire un serio rischio per i lavoratori; può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche (es. ebola, vaiolo, febbre emorragica, arena virus)

Al momento il corona virus COVID-19 non risulta classificato in quanto non sono ancora note le modalità di trasmissione e l’effettiva gravità della malattia (valutate su base statistica).

 

Come si può essere esposti al rischio biologico?

Si può venire in contatto con un agente biologico per:

  • CONTATTO DIRETTO: Può verificarsi per ingestione (accidentale, di aerosol o schizzi ad esempio), o per contatto cutaneo (trasferimento fisico di microrganismi tra una persona infetta, o colonizzata ad una persona suscettibile), soprattutto qualora la cute presenti ferite aperte. Possono essere trasmesse per contatto le infezioni gastrointestinali, respiratorie o cutanee come ad esempio quelle dovute a Herpes simplex, virus respiratorio parainfluenzale, virus epatite A, infezioni virali emorragiche come l’Ebola.
  • CONTATTO INDIRETTO: Comporta il contatto di una persona suscettibile con un “oggetto” contaminato che fa da intermediario:
  • Trasmissione tramite goccioline di grandi dimensioni (“droplet”), è il caso delle patologie come meningite, polmonite, difterite, pertosse, scarlattina, rosolia. Le goccioline sono generate dalla persona infettata, generalmente tramite starnuti, tosse o parlando e possono raggiungere le mucose del soggetto suscettibile se espulse a breve distanza (non rimangono sospese in aria per molto a causa delle loro dimensioni).

Secondo i più recenti studi si ipotizza che il corona virus COVID-19 si diffonda prevalentemente tramite droplet.

  • Trasmissione per via aerea, si verifica nel caso in cui vengano:
  • disperse in aria goccioline fini (5micron di diametro o meno), in questi casi (aerosol) i microrganismi possono rimanere in aria per tempi più prolungati.
  • L’agente infettivo si trovi sulla superficie di polveri fini, inalabili. Tra i microrganismi che possono essere trasmessi per via aerea ci sono, ad esempio, il micobatterio della tubercolosi, il virus del morbillo e della varicella. La possibilità di questa via di trasmissione richiede una aerazione dei locali perché anche a distanze più grandi dal soggetto infettato possono trasportarsi i microrganismi.
  • Trasmissione per via ematogena: contatto con il sangue di animali o esseri umani infettati (diventa una via rilevante negli ospedali, cliniche veterinarie, zootecnia e allevamenti).
  • Trasmissione attraverso veicoli comuni, riguarda quegli agenti biologici che possono essere trasmessi da altri materiali come acqua, alimenti, farmaci.
  • Trasmissione attraverso vettori, avviene quando animali o insetti (zanzare, mosche, zecche, topi, ecc.) contribuiscono a trasportare e trasmettere l’infezione.

 

La sorveglianza sanitaria nell’ambito del rischio biologico

Il medico competente avrà un ruolo centrale in questo tipo di rischio poiché viene chiamato a collaborare nelle attività di prevenzione, ancor più che non con gli altri rischi, anche con la valutazione dell’opportunità della somministrazione di specifici vaccini (qualora disponibili e ritenuti idonei).

Si ricorda che nel caso di manipolazione di agenti biologici di classe 3 e 4, qualora si realizzino delle condizioni di contaminazione accidentale è prevista l’istituzione di un registro degli esposti che documenti tali eventi accidentali, la cui tenuta è un obbligo del datore del lavoro, per tramite del medico competente.

Come sempre il sottoporsi alle visite di sorveglianza sanitaria è un obbligo del lavoratore, il quale non potrà essere adibito alla mansione specifica senza l’ottenimento dell’idoneità da parte del medico competente.

 

La valutazione del rischio biologico e gli obblighi del datore di lavoro

Il rischio biologico in ambiente di lavoro si identifica con la Valutazione del rischio di esposizione ad agenti biologici e con la conseguente strategia di prevenzione che richiede specifiche misure di protezione previste dagli adempimenti del Titolo X del D.Lgs. 81/08 (Valutazione del Rischio Biologico Aziendale).

Safetyone Ingegneria Srl è la società che, da numerosi anni, opera nel settore della consulenza per la sicurezza sul lavoro supportando molte aziende nella valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro e affiancando i datori di lavoro nell’assolvimento dei loro obblighi.

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