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Coronavirus: INAIL pubblica il Documento Tecnico

IN QUESTO ARTICOLO:

In data 23/04/2020 l’INAIL ha pubblicato un documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione. 

Nel documento sono contenute una serie di raccomandazioni a lavoratori e aziende, quest’ultime classificate in funzione del rischio: da basso ad alto.

Viene raccomandato il distanziamento sociale, favorendo lo smartworking, l’utilizzo dei DPI, come mascherine e la sanificazione dei luoghi di lavoro. 

La prima parte del documento Inail riguarda la predisposizione di una metodologia innovativa di valutazione integrata del rischio che tiene in considerazione il rischio di venire a contatto con fonti di contagio in occasione di lavoro, di prossimità connessa ai processi lavorativi, nonché l’impatto connesso al rischio di aggregazione sociale anche verso “terzi”. 

La seconda è invece focalizzata sull’adozione di misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di lotta all’insorgenza di focolai epidemici, anche in considerazione di quanto già contenuto nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” stipulato tra Governo e Parti sociali il 14 marzo 2020. 

In particolare, l’andamento dell’epidemia, che sta dimostrando l’efficacia delle misure contenitive, necessita valutazioni nella modularità delle attività produttive che possono essere avviate in prima istanza.

Gli indicatori epidemiologici sono essenziali per guidare con la dovuta cautela le valutazioni preliminari alla fattibilità di rimodulazioni delle misure contenitive che riguardano il mondo del lavoro. 

Il modello di analisi del rischio epidemiologico trattato riporta fattori valutativi:

  • analisi di processo lavorativo nell’ottica del distanziamento sociale fra i lavoratori;
  • rischio di contagio connesso con la tipologia di attività specifica;
  • coinvolgimento di terzi nei processi lavorativi e il rischio di aggregazione sociale.

Le attività produttive con rischio basso o medio-basso potrebbero avere priorità in un processo graduale di rimodulazione delle misure contenitive, unitamente ad un’adeguata e partecipata strategia di prevenzione anche mirata al contenimento del rischio di aggregazione correlato.

Le attività del settore manifatturiero e delle costruzioni, oltre ad essere settori vitali per l’economia del Paese, presentano per le tre variabili considerate, un indice di rischiosità complessivo mediamente basso che può ulteriormente essere migliorato con attente e puntuali misure organizzative e di prevenzione e protezione come proposto nel documento. Vanno tuttavia tenute presenti le specificità e le complessità dei singoli ambiti aziendali, specialmente nelle piccole e medie imprese. 

Va fatta un’attenta riflessione su quei settori lavorativi che comportano aggregazioni che possono veicolare il contagio come ad esempio la scuola.

Nella fase di transizione sarà necessario consolidare l’incentivazione del lavoro a distanza che permetteranno di contenere il rischio di contagio senza pregiudicare sostanzialmente la produttività del sistema, compatibilmente con la natura dei processi produttivi.

L’approccio preventivo proposto necessita quindi di un forte supporto del sistema di prevenzione nazionale nell’offrire strumenti adeguati di informazione e formazione basati su evidenze scientifiche.

Dal seguente link è possibile consultare il Documento Tecnico.